Più fiducia dai pazienti, più professionalità: SSR secondo una corsista
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- Categoria: Semeiotica
- Pubblicato: Venerdì, 16 Ottobre 2015 00:05
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In che modo il corso di approfondimento diagnostico “Semeiotica dei Sistemi di Regolazione” può trasformare l’approccio del terapeuta? Quali problemi può risolvere e come reagiscono i pazienti? Questi interrogativi incuriosiscono a stimolano i professionisti che ancora non conoscono il contenuto effettivo di SSR, ideato e condotto dal dott. Albert Garoli, in collaborazione con il dott. Roberto Tebaldi e Daniele Monari. Per rispondere a questi interrogativi ci siamo rivolti a chi ha già avuto modo di applicare la Semeiotica dei Sistemi di Regolazione nella pratica professionale quotidiana, come la dott.ssa Enrica Masini, fisioterapista, osteopata D.O. e corsista SSR che ha recentemente concluso il primo anno e si appresta a iniziare il secondo.
Dott.ssa Masini, cosa le ha dato il primo anno di SSR? Il primo anno di SSR mi ha dato la possibilità prima di conoscere, apprendere e poi di mettere in atto nozioni, test e tecniche abbastanza semplici nella loro applicazione pratica, ma assolutamente indispensabili per elaborare al meglio una diagnosi del paziente,
che decisamente risulta più precisa e accurata, rispetto all’approccio osteopatico classico dal quale provengo. L’utilizzo in particolare di HRV, ADR e studio del polso hanno reso più fluida e rapida la diagnosi differenziale dello stato cognitivo-vegetativo.
Quali sono le principali problematiche che secondo lei SSR può risolvere? Grazie alle nozioni apprese da SSR, si ha la possibilità di compilare una valutazione più accurata rispetto alla sola visita osteopatica a cui siamo abituati. Si riesce così ad evitare ai pazienti di fare analisi o accertamenti inutili o superflui che spesso sono costretti a fare per richieste medico-specialistiche poco significative, ottimizzando quindi anche i tempi di risoluzione dei loro sintomi e segni.
Ha notato qualche differenza nell’approccio ai suoi pazienti? Questo nuovo approccio ha avuto ottimi risultati anche per i pazienti che spesso non sono abituati a così tante “attenzioni” e professionalità. Quindi la messa in atto di test altamente specifici li rende in grado di capire meglio la propria situazione e di conseguenza di affidarsi totalmente al mio lavoro, apprezzando notevolmente la maggiore professionalità acquisita.
Può raccontarci un caso particolare in cui ha applicato con successo SSR? Non sono in grado di scegliere un caso in particolare di cui parlare, in quanto, onestamente, con tutti i pazienti ho avuto riscontri positivi oggettivabili! I pazienti stessi si sono stupiti di come con così tanta facilità e immediatezza si possa riuscire a fare una diagnosi differenziale così attendibile e precisa. Ad esempio siamo riusciti a escludere una frattura ossea semplicemente attraverso un test di percussione tibiale e contemporanea auscultazione con stetoscopio, oppure a discriminare un’infiammazione circoscritta a una zona o un organo con l’ADR.
Fonte: scuolaosteopatia.eu