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[A.Garoli] AnthroposNET e ESPOSOMICA

Da qualche anno ormai si parla di Esposomica ma poco si conosce delle sue grandi applicazioni e dei benefici che può apportare alle popolazioni.
Exposomics, è un monumentale progetto di nuova epidemiologia ambientale, finanziato per quattro anni dalla Commissione europea per 8,7 milioni di euro.
Il consorzio di ricerca è composto da 12 partner e guidato dall'Imperial College di Londra (fra gli altri lo IARC di Lione e il CREAL di Barcellona) che ha iniziato un metodo rivouzionario nel modo di misurare le esposizioni ambientali e correlarle agli stati fisiologici umani, in particolare le malattie.
Esistono reali associazioni fra PCB e alcune forme di linfoma, tra arsenico ambientale e patologie tiroidee e tra elementi multipli come benzene associato a esposizione solare Uv in relazione a melanomi.
Il termine esposoma è stato coniato per la prima volta da Christopher Wild, direttore dello IARC di Lione, in un articolo apparso su CEBP nel 2005 (“Complementing the Genome with an Exposome: the Outstanding Challenge of Environmental Exposure Measurement in Moleculare Epidemiology”).

[A.Garoli] MEDICINA AMBIENTALE: IL FUTURO DELLA SALUTE

 “PROGETTO DI EDUCAZIONE SOCIO-SANITARIA”

MEDICINA AMBIENTALE: IL FUTURO DELLA SALUTE

Come difendersi dall’aumentata tossicità di alimenti, acque potabili e aria”

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[A.Garoli] Le reti della Vita

Il Darwinismo sociale è stato senza dubbio uno dei sintomi chiave della lotta competitiva e delle scelte di mercato e sviluppo scientifico tecnologico/industriale degli ultimi 100 anni.
Si è manifestato come un massiccio indotto basato sullo “sfruttamento totale” un modus operandi completamente opposto alla natura su questo pianeta.
Una crescita enorme e incontrollata e tossica, insostenibile e deumanizzante che va cambiata immediatamente con tutte le nostre forze.

Nella vita reale e quotidiana i prodotti di uso comune vengono costruiti appositamente per non durare e il loro smaltimento inquina e costa.
Più di un terzo della popolazione nei paesi sviluppati vive in stato di medicazione a vita.
La quasi totalità delle materie prime e dei processi produttivi insostenibili viene creata usando metodi basati sul profitto immediato a scapito di tutti gli altri componenti produttivi e soprattutto a scapito dell'ambiente.

Inquinamento, in Italia record Ue di morti premature: “Nella Penisola 84.400 decessi su 491mila”

Un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente attribuisce il record negativo a tre agenti killer: le micro polveri sottili, il biossido di azoto e l’ozono presente nei bassi strati dell’atmosfera. L'area più colpita è quella della Pianura Padana, in particolare Brescia, Monza e Milano ma anche Torino 

Tra i 28 Paesi dell’Unione europea l’Italia è quello con il più alto numero di morti premature rispetto alla normale aspettativa di vita a causa dell’inquinamento dell’aria. Ad attestarlo è un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea): la Penisola nel 2012 ha registrato 84.400 decessi di questo tipo, su un totale di 491mila a livello Ue. Tre gli agenti killer responsabili del record negativo: le micro polveri sottili (Pm2.5), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono, quello presente nei bassi strati dell’atmosfera (O3). A questi inquinanti lo studio attribuisce rispettivamente 59.500, 21.600 e 3.300 morti premature in Italia.

Alterazioni neurologiche indotte da Mercurio

Il mercurio trova impiego nella preparazione di prodotti chimici industriali ed in campo elettrico ed elettronico.
Il mercurio era già noto nealla profonda antichità in Egitto, India, Cina ed europa;
La medicina è costellata dall'uso più svariato di questo elemento dall'estrema tossicità.

Il danno neurologico e la morte del primo imperatore della Cina, Qin Shi Huang Di, non bastò a simboleggiare il potere tossico di questa sostanza che rimane usata e diffusa nell'ambiente anche al giorno d'oggi.

Studi scientifici sulla tossicità dell'elemento iniziarono all'inizio del '900.
Vaccini, amalgame dentali e pesce di mare sono le principali fonti di esposizione.

Il mercurio induce gravi effetti neurotossici, disturbi immunitari, scompensi metabolici, disturbi del sonno e della sfera psichica e andrebbe sempre indagato come fonte di possibile induttore di neurodegenerazione.

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