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Esposomica

ESPOSOMICA

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Una scienza del futuro potrà fare luce sulle malattie ancora non ben diagnosticate. Così come la genomica studia la totalità dell‘espressione genica umana l‘Esposomica analizza tutte le possibili forme di esposizione con cui un essere umano può essere stato in contatto.
Lo studio accurato delle esposizioni ambientali e la somma delle costituenti fisiche possono costituire un approccio scientifico adatto allo studio della biotipologia e alla scoperta più completa del sè. Il sequenziamento del genoma umano (genomica) ha portato a capire che in realtà quasi il 90% del rischio di sviluppare una malattia sia dovuta a fattori ambientali!
Negli anni '90 si iniziò a misurare alcuni biomarkers interni di esposizione a tossici e solo successivamente i livelli dei composti chimici incriminati. Nel 2005 il termine "Exposoma", viene creato in relazione al "genoma" per significare tutto quello a cui un essere umano è stato esposto nel corso della propria vita, fin dal proprio concepimento attraverso l'ambiente esterno, (tipo di lavoro, il cibo, l'acqua, l'aria) ed interno ( es. microbiota; metaboliti derivati da reazioni infiammatorie o da infezioni.

I NUMERI  

Nei paesi industrializzati, l’inquinamento, in particolare nelle città, è responsabile nella sola Francia, di un numero di decessi fra i 6000 e i 9000 l’anno. In Italia le statistiche sono in atto.

Ogni anno nel mondo si producono 400 milioni di tonnellate di prodotti chimici, contro un milione nel 1930. Le contaminazioni si diffondono attraverso tutti gli ambienti (suoli, fiumi, laghi, mari, sangue umano, latte materno….). 71 Milioni di prodotti chimici sono stati immessi nel mercato a partire dal 1957.


I tumori che costituiscono con le malattie cardiovascolari il 60 % delle cause di mortalità mondiale, aumentano in particolare nei ragazzi e nei bambini (più 1% ogni anno).
Osserviamo il 15 e il 20% in più i casi di linfomi e leucemie; 37% in più di mesoteliomi più nelle donne e più 10% negli uomini. Usando come campione la Regione Piemonte, «si scopre un’impennata del 72% del neuroblastoma, del 49% nei tumori del sistema nervoso centrale, del 23% per le leucemie».

L’asma colpisce 1 bambino su 10. Le malattie respiratorie sono aumentate del 15% nei passati 20 anni


Il benzene e l’ossido di etilene sono responsabili del 2% delle leucemie


Sono i bambini a pagare il tributo più pesante a questi inquinamenti, ne muoiono 4 milioni ogni anno (quelli che non muoiono possono comunque essere influenzati cronicamente). 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2004 ha lanciato un appello, a Budapest, per “proteggere i bambini dimeno di 5 anni (cioè il 10% della popolazione mondiale) sui quali si riversa ogni anno il 40% delle malattie legate all’ambiente, soprattutto perché assorbono un particolare eccesso di sostanze nocive rispetto al loro peso corporeo”. Gran parte delle forme autoimmuni e delle malattie croniche che si sviluppano in infanzia sono da imputare all’almbiente. 

Il Center for Disease Control and Prevention (CDC) dichiara 1 bambino ogni 88, (1 bambino ogni 54 e 1 bambina ogni 225) patisce oggi un disturbo dello spettro autistico quando 20 anni fa era 1 caso su 2000. La statistica italiana non è resa nota ma i dati generali indicano un aumento del 78% in 5 anni e un aumento di ben dieci volte (1000%) negli ultimi 40 anni.

 LE MALATTIE NEUROLOGICHE 

La crescita del numero dei casi di autismo può essere infatti scatenata fattori ambientali, con una esposizione tossica che avviene prima e/o dopo la nascita. L'autismo è stato infatti associato con mercurio, pesticidi vaccini e inquinamento, mentre un grande studio condotto sui gemelli ha dimostrato che il rischio di autismo è legato per il 55-58% all'ambiente e solo per il 37-38% alla genetica. Poi noto il primo caso del genere in Italia in cui il Ministero della Salute è stato obbligato all'indennizzo dei danni in favore di un bambino divenuto autistico "per colpa" del vaccino esavalente Infanrix Hexa Sk (immunizzante nei confronti di: difterite, tetano, poliomelite, epatite b, haemophilus b e pertosse) prodotto dalla GlaxoSmithKline. Il Tribunale del Lavoro di Milano non ha dubbi: "è acclarata la sussistenza del nesso causale tra tale vaccinazione e la malattia", come recita il dispositivo della sentenza emessa.

 

ALTERAZIONI NEUROLOGICHE INDOTTE DA MERCURIO

 

 

 

Nota

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

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