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Salute: da broccoli Cina a fragole Egitto, ecco black list

Con la quasi totalità (92%) dei campioni risultati irregolari per la presenza di residui chimici sono i broccoli provenienti dalla Cina il prodotto alimentare meno sicuro, ma a preoccupare è anche il prezzemolo del Vietnam con il 78% di irregolarità e il basilico dall’India che è fuori norma in ben 6 casi su 10. E’ quanto emerge dalla “Black list dei cibi piu’ contaminati” presentata dalla Coldiretti, sulla base delle analisi condotte dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) nel Rapporto 2015 sui Residui dei Fitosanitari in Europa, al Palabarbuto di Napoli in occasione della mobilitazione di migliaia di agricoltori italiani con i trattori a difesa della dieta mediterranea.

La conquista della vetta della classifica da parte della Cina non è un caso poiché il gigante asiatico - ricorda la Coldiretti - anche nel 2015 ha conquistato il primato nel numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge, da parte dell’Unione Europea, secondo una elaborazione della Coldiretti sulla base della Relazione sul sistema di allerta per gli alimenti.

Legumi - Caratteristiche e tipologie

La caratteristica comune a tutte le specie della famiglia è la presenza del legume o baccello: si tratta del frutto della pianta, formato da un carpello che racchiude i semi, che si apre non appena maturo.

I Fagioli: sono originari dell’America, ha costituito il piatto forte sulle mense dei ceti meno benestanti, tanto da meritarsi l’appellativo di “carne dei poveri”. I fagioli comprendono oltre 300 varietà, una sessantina delle quali mangiabili. Ve ne sono di bianchi, rossi, neri, variegati, piccoli, grandi, tondeggianti e schiacciati, e si possono consumare sia freschi che essiccati. Il loro contenuto proteico medio va dal 2% dei fagiolini al 6,5% dei fagioli freschi e al 23,5% dei fagioli secchi. Nei fagioli è inoltre discreto il contenuto in vitamine B1 e B2e di niacina. La digeribilità gastrica migliora se vengono privati della buccia o se vengono consumati come passati, oppure dopo una cottura particolarmente prolungata.

Acrilammide: rischi per la salute pubblica

L’acrilammide è un composto chimico che si sviluppa durante la cottura ad alte temperature. Si sviluppa tramite il processo chimico detto “reazione di Maillard”, che procura il tipoco aspetto dorato-abbrustolito che rende più gustosi alcuni alimenti.
E' alla base di quel tipico odore di pane o prodotti da forno che emana dai panifici al mattino. Nei prodotti di panetteria più l'alimento è tostato e con colore tendente al marrone più alte sono le percentuali di acrilammide che contiene.
Un team di ricercatori dell’Università di Stoccolma (Svezia) ha scoperto nel 2002 che l'acrilammide si forma per combustione ad alte temperature durante la cottura degli alimenti ed è stato comunicato dalla Swedish National Food Administration.

Le carie e le nostre (ignote) capacità di prevenirla e curarla da soli

Obbiettivo del presente articolo e’ informare la gente comune su cosa e’ la carie alla luce di vecchie e nuove scoperte. Da questa consapevolezza derivera’ un guadagno pratico, ossia come prevenire realmente la carie e addirittura favorire la remineralizzazione delle carie gia’ iniziate.

Quest’ultima possibilita’ e’ di estremo interesse per i lettori della rubrica, in quanto e’ estremamente difficile poter aiutare un bambino molto piccolo in preda a un mal di denti. Per questo l’unico saggio rimedio a tale calamita’ e’ evitare che il mal di denti possa manifestarsi, e per questo e’ necessario che i denti siano in un perfetto stato di mineralizzazione, come vedremo tra poco. Queste informazioni, ignote al pubblico dei dentisti italiani, sono la traduzione in regole di comportamento pratico di scoperte scientifiche di ricercatori veramente importanti e veramente stimati tra i propri pari. Segnaliamo anche che il vostro dentista non vi hai detto niente di quanto leggerete perche’ all’universita’ dei dentisti di questi ricercatori non viene nominata nemmeno l’esistenza. Non entreremo nel merito del perche’ tutto questo non venga diffuso, visto che ognuno puo’ immaginarlo.

Ma quale celiaca. Chiamatela Roundup

Sono almeno 12 mila anni che l’umanità mediterranea si nutre di frumento, senza problemi. E di colpo, ecco sorgere la “intolleranza al glutine”, con relativo ipersviluppo degli affari relativi a questa “malattia”: paste senza glutine a 5 volte il prezzo delle normali, prodotti bio dove l’etichetta dichiara “senza glutine”, cibi spesso a carico del servizio sanitario nazionale… Il glutine è un veleno? Si deve sospettare del grano geneticamente modificato?

Per una volta no. Anche se c’entra il Roundup, il diserbante della Monsanto, specifiamente concepito dalla multinazionale per essere usato in abbondanza coi suoi semi geneticamente modificati (modificati appunto per resistere al diserbante, che uccide tutte le erbacce) .

Come ha scoperto la dottoressa Stephanie Seneff, ricercatrice senior al Massachusetts Institute of Technology (MIT), da una quindicina d’anni gli agricoltori americani, nelle loro vastissime estensioni, hanno preso l’abitudine di irrorarle di Roundup immediatamente prima della mietitura.

Grassi e dolci danneggiano la flora batterica intestinale e, di conseguenza, è danneggiata la funzione cognitiva.

L’attività cognitiva è influenzata negativamente dalle diete ricche di grassi e/o di zucceri, che alternano la flora batterica intestinale. Uno studio condotto presso l’Università dello Stato dell’Oregon indica che sia le diete ricche di zucchero che quelle ricche di grassi, rispetto a una dieta normale, causano mutazioni nella flora batterica intestinale che sembrano connesse con una perdita significativa di “flessibilità cognitiva”, vale a dire della capacità di adattarsi al cambiamento di situazioni. Le più dannose sembrano essere le diete ad alto contenuto di zucchero, che danneggiano anche l’apprendimento giovanile per compromissione della memoria, sia a breve che a lungo termine.

LA SCONVOLGENTE VERITA’ SULLA RAFFINAZIONE DELLA FARINA BIANCA (quella che usiamo quotidianamente)

Se non hai mai sentito parlare di alimentazione naturale, quello che leggerete potrebbe davvero sorprendervi, ed è probabile che vada ad intaccare delle convinzioni profonde sul cibo che ci portiamo dietro dalla nascita, e che la nostra tradizione italiana non ci aiuta di certo a smussare.

LA SCONVOLGENTE VERITA’ SULLA RAFFINAZIONE DELLA FARINA BIANCA

LA FARINA BIANCA RAFFINATA

Per farina bianca raffinata intendo la farina che abitualmente è presente sulle nostre tavole sotto forma di pane, pasta e dolci.

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